GIORNO 3: UN TRAGHETTO PER CAMPBELTOWN
Anche oggi sono riuscito a dormire più del solito, ma stamattina mi aspetta una pratica burocratica, fare il covid test day 2!
Tutto facilissimo se non per il fatto che ho realizzato che essendo su di un isola, non ci sono di fatto corrieri, cassette postali dedicate oppure la royal mail per effettuare la spedizione del test.
Così dopo aver chiesto aiuto in hotel, all’ufficio postale e poi in farmacia, alla fine ho optato di inviare il test usando la classica colonnina per le lettere… Finger crossed!
Dopo una brevissima sosta alla CO OP per il mio cinnamon swirl nel terzo giorno in Scozia, mi avvio verso la prima distilleria, Kilchoman!
Oggi il tempo è grigio e piovigina, il vento soffia leggero e mi accompagna lungo queste stradine stupende. Il percorso per la Distilleria è un po’ impervio, è una delle 2 distillerie non a contatto con il mare, praticamente si trova in aperta campagna.
Una volta arrivato al centro visitatori e aver chiacchierato con la ragazza al desk, ci accorgiamo che per un errore informatico la mia visita che era fissata per le 11 era di fatto alle 10 ed ormai era troppo tardi. Così, quando sembrava non ci fosse nulla da fare, la guida si propone per farmi fare un giro con lei da soli!
Esperienza indimenticabile, gli odori ed i profumi che ho respirato sono stati davvero unici, la loro filosofia, i campi di orzo e le piante come l’erica danno a questi whisky un sentore unico, estremamente bilanciato dall’utilizzo non intensivo della torba. Così lasciata la guida risalgo in macchina, è ora di ripartire!
È quesi ora di pranzo e sono vivino a Bruichladdich… Che fai una visita non ce la fai?
Una volta uscito, proseguo per Port Charlotte alla ricerca della sciarpa del Kilchoman Fc, si, Alessandro mio amico e proprietario dello Shamrock pub a Roma mi ha chiesto questo regalo.
Arrivo così a Port Mor, dove un campo da calcio si erge proprio sopra il mare, una cosa mai vista!
Così dopo aver chiesto informazioni e capito che purtroppo non avevano sciarpe da vendere, decido di mangiare qualcosa al volo per poi ripartire subito.
Mi aspetta qualche altro chilometro, direzione Ardnahoe, distilleria nuovissima, aperta nel 2019 ma prima di arrivare da loro, piccola deviazione verso Caol Ila, distilleria storica ma purtroppo al momento chiusa per un impressionante lavoro di rinnovo. La foto è obbligatoria!
Torno qualche km indietro ed arrivo a destinazione, mi aspetta Robert che subito mi fa assaggiare un campione di diciamo “whisky” (ma whisky non è in quanto non invecchiato almeno 3 anni) appena uscito dall’alambicco.
La gradazione è altissima, 68% così come la torbatura ma entrambe risultano essere davvero delicate, sicuramente produrranno a maturazione ottimi prodotti.
Tour classico della distilleria, chiacchierata con il distillery manager e via!
Una volta uscito mi torna in mente un cartello stradale che indicava la distilleria di Bunnahabhain e che fai… Non ci vai? Mi addentro nella strada sentiero che da Ardnahoe prosegue verso il mare e dopo qualche km eccola lì direttamente sulla spiaggia! Oramai si è fatto tardi e la distilleria è chiusa, trovo il tempo di scattare delle foto sotto la pioggia e poi riparto.
Non appena ripartito con la coda dell’occhio intravedo una catasta di tavole di botti smontate, decido così di fermarmi, devo portare un trofeo a casa! Scavalcato un piccolo cancello, inizio a scegliere tra le doghe, carbonizzate all’interno, quella che teoricamente può entrarmi in valigia, assicuratami la tavola, risalgo in macchina, felice per questa mia giornata così piena e mi dirigo verso l’hotel.
Stanotte sarà l’ultima sera ad Islay. Lascia dentro di me un ricordo davvero unico, indescrivibilmente stupendo, persone, sensazioni, profumi e sapori, un’esperienza veramente spettacolare!
Ora vado a letto, domattina traghetto e poi Campbeltown!